I 6 nuovi tipi di viaggiatori emersi dalla crisi COVID-19
Eugenio Elia • 14 maggio 2020
Non vi è dubbio che le restrizioni ai viaggi e la chiusura delle frontiere abbiano portato ad un’interruzione dei viaggi internazionali. Tutto ciò ha naturalmente dato vita a difficoltà molto grandi sia per le società di gestione che per i piccoli operatori
nel settore degli affitti a breve termine.
Nel corso di questa pandemia però, ho avuto modo di avere a che fare con nuove tipologie di ospiti
che, più per dovere che per piacere, hanno soggiornato o soggiorneranno nei miei appartamenti.
Dopo aver verificato le restrizioni di viaggio, alcuni ospiti stranieri sono stati costretti a posticipare il viaggio di ritorno, in attesa che i loro voli verso casa fossero ripristinati. Queste sfortunate persone hanno avuto bisogno di un posto dove stare per un periodo di tempo indefinito, trascorrendo la quarantena lontani da casa.
2. Smart workers
I consigli rivolti ai viaggiatori di rimanere a casa sono valsi anche per i dipendenti di grandi o piccole aziende, ai quali è stato imposto di lavorare da remoto. Tuttavia, non tutti avevano a disposizione uno spazio privato ideale per lavorare e, pertanto, qualcuno ha preferito trovare una nuova sistemazione in grado di garantire sia la produttività che l'auto isolamento.
3. Nomadi digitali
Diversamente dai lavoratori dipendenti ai quali l’azienda ha imposto di rimanere a casa, c’è una categoria illuminata di persone che ha scelto di lavorare da casa e di cambiare questa casa ogni volta che gli è possibile. I nomadi digitali
prediligono soggiorni da 1 a 3 mesi
e necessitano di alcuni servizi che sono felice di offrirgli: wifi ad alta velocità, lavatrice, smart TV con Netflix, scrivania
tutto il necessario per stimolare la loro produttività.
I conterranei che rientreranno in Salento dall'estero saranno sottoposti ad un periodo di isolamento fiduciario di 14 giorni. Queste persone avranno bisogno di luoghi dove possano stare comodamente per 14 giorni prima di ricongiungersi alle loro famiglie.
5. "Cityscapers"
Molte persone che vivono in città sentono l’esigenza di trovare una via di fuga al mare o in campagna, a breve distanza in auto dalla città. Questo riguarda ad esempio le famiglie che vogliono lasciarsi alle spalle i loro piccoli appartamenti o anche coloro che, come gli anziani, fanno parte di una categoria ad alto rischio. Questi gruppi di persone presumibilmente prenoteranno soggiorni superiori a 14 giorni in una località in grado di offrirgli pace, tranquillità e sicurezza.
6. Coppie in crisi
La quarantena è stata dura per tutti, ancora di più per quelle coppie che erano già in crisi
e che dopo due mesi trascorsi a stretto contatto, hanno sentito il bisogno di separarsi per provare a recuperare il rapporto. Ebbene si, mi è capitato di ospitare anche queste persone sfortunate.
Scrivimi pure se ritieni che mi sia sfuggito qualcosa o vuoi condividere con me la tua esperienza.
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